Residenza Mabos 2019
Ipotesi d’orizzonte
Installazione multimediale ambiente
pianifica i sentieri
degli oggetti necessari
alla visione realizzata.
Quel che interessa indagare, nella specificità del progetto, è l’alterazione percettiva cioè la distorsione di uno stimolo sensoriale che può modificare la quantità o la qualità dell’evento percepito.
Nell’installazione Ipotesi d'orizzonte (dal greco horízein: confine/separazione tra il cielo e la terra) si intende superare l'antico concetto di limite e la linea dell’orizzonte è il pretesto per parlare di tempo sincronico e diacronico: oggetti che viaggiano attraverso il tempo come in una sequenza filmica o che accadono tutti nello stesso momento, una realtà disegnata dall’intuito in un’unica immagine fissa come una fotografia.
È naturale avere la tentazione di chiedersi se una certa visione sia diacronica oppure sincronica o se vi sia un aspetto prevalente. Entrambe le visioni coesistono, la nostra realtà è diacronica nell’esperienza e sincronica nella percezione. Il livello ulteriore potrebbe essere quello legato all'alterità delle illusioni e piuttosto che correggerle, arricchirsi di un ulteriore livello percettivo nel quale aggiungere la dimensione immaginifica. Una quinta dimensione nella quale siamo noi, attraverso le nostre scelte, a modificare il sistema osservato, generando percorsi spaziali alternativi nei quali suoni e immagini creano uno spazio personale e intimo.
Il progetto nella sua evoluzione tecnica, si propone quale possibilità di mettere in dialettica gli opposti, di “vedere” come, nello stesso panorama, convivono simultaneamente due punti vista antitetici: l’essere in un luogo stabilito e avere la possibilità di re-incontrarsi nel tempo alterato della propria immagine che si ricompone sullo schermo, completa nel momento in cui è immobile.
Il progetto nella sua evoluzione tecnica, si propone quale possibilità di mettere in dialettica gli opposti, di “vedere” come, nello stesso panorama, convivono simultaneamente due punti vista antitetici: l’essere in un luogo stabilito e avere la possibilità di re-incontrarsi nel tempo alterato della propria immagine che si ricompone sullo schermo, completa nel momento in cui è immobile.
